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Disturbi dell'umore

Disturbi dell’umore

La caratteristica comune di questi disturbi è la presenza di umore triste o irritabilità, insieme a modificazioni somatiche e nel modo di pensare, che incidono significativamente sulle capacità di funzionamento dell’individuo. Le differenze consistono essenzialmente nella durata e nella distribuzione nel corso del tempo della sintomatologia.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100.
Può colpire chiunque a qualunque età, ed è due volte più comune nelle donne adolescenti e adulte.
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Disturbo depressivo maggiore

Questo disturbo è caratterizzato da:
Tristezza, senso di vuoto, disperazione quasi tutti i giorni, quasi tutto il giorno (sentirsi “spenti” scoraggiati, “giù di corda”);
• Marcata riduzione di interesse o piacere per attività prima ritenute piacevoli (anche dell’interesse e del piacere sessuale);
• Significativa perdita o aumento di peso, non dovuta ad una dieta;
Sonno disturbato (difficoltà a dormire o necessità di dormire troppo);
Mancanza di energie, faticabilità;
Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (valutazioni negative irrealistiche del proprio valore oppure preoccupazioni di colpa o ruminazioni su piccoli errori passati; per cui spesso interpretano eventi quotidiani neutri come prova di difetti personali e provano un esagerato senso di responsabilità per eventi sfavorevoli);
Ridotta capacità di concentrazione e di decisione (distraibilità o problemi di memoria);
• eventuale ideazione suicidaria.
Tali sintomi sono presenti in modo persistente, tanto da causare un disagio clinicamente significativo.

Cause

Come per altri disturbi psichiatrici non è ancora stata individuata un’unica causa per i Disturbi dell’umore.
Sicuramente sono stati individuati due fattori principali: un fattore di carattere biologico legato a una maggiore predisposizione genetica verso questa categoria di disturbi; un fattore psicologico legato ad esperienze esistenziali (particolarmente quelle infantili) che possono portare ad una maggiore vulnerabilità alla malattia. 

La vulnerabilità biologica e quella psicologica interagiscono tra di loro e non necessariamente portano allo sviluppo del disturbo. 
Incidono notevolmente sul manifestarsi del disturbo, da una parte eventuali fattori scatenanti (eventi stressanti positivi o negativi, come la nascita di un figlio o la perdita del lavoro, gravi perdite o tensioni importanti), dall’altra hanno un effetto protettivo relazioni buone e supportive.

Trattamento

Per il Disturbo Depressivo Maggiore i trattamenti più indicati sono rappresentati dall’utilizzo di farmaci antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, in associazione con una psicoterapia individuale.
Un approccio che ha dimostrato una buona efficacia, sia sui sintomi acuti che sulla loro ricorrenza, è quello cognitivo-comportamentale, percorso psicoterapico nel corso del quale la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene gradualmente, riattivando o acquisendo modalità di pensiero e di comportamento più funzionali.
IL DISTURBO BIPOLARE

La complessità della relazione esistente tra le caratteristiche biologiche e culturali che contraddistinguono ciascun genere e l’espressione psicopatologica ha comportato che, fino a pochi anni fa, la differenza fra i generi fosse più oggetto di osservazioni empiriche e non sistematizzate piuttosto che centro di attenzione scientifica.

Solo recentemente si è iniziata un’esplorazione delle differenze sostenute dall’ appartenenza di genere a livello di modalità di esordio, decorso, prognosi e risposta farmacologica ai vari trattamenti.

In entrambi i sessi la prevalenza del disturbo bipolare si aggira intorno all’1% ed è probabile che, a causa di tale analogia, lo studio delle differenze di genere abbia ricevuto una scarsa attenzione. Tali differenze sono invece di indubbia importanza clinica e di grande interesse teorico, poiché sia il decorso che il trattamento del disturbo bipolare sono in realtà fortemente influenzati dal sesso di appartenenza.

Nell ’articolo seguente “ Differenze di Genere nel Disturbo Bipolare” L. GIARDINELLI, et al., 2003 viene presentata una disamina delle più significative differenze fra i due sessi nell’ espressione psicopatologica e nell’ approccio terapeutico al disturbo Bipolare.
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Disturbi psichici nella Gravidanza e nel Postpartum

 I disturbi psichiatrici durante la gravidanza o il primo anno postpartum sono molto comuni e questi possono portare conseguenze devastanti per la donna, i suoi figli e altri membri della famiglia. 
La gravidanza, nonostante fosse ritenuta in passato un periodo di benessere emotivo, viene attualmente considerata un fattore stressante a causa delle trasformazioni biologiche, psicologiche e ambientali che comporta sia per la donna stessa, che per la coppia e la famiglia nel suo complesso.  
La disciplina della Salute Mentale Perinatale si occupa dei disturbi psicopatologici che possono insorgere nella donna dal momento del concepimento fino al primo anno di vita del bambino, e del benessere psicofisico sia di quest’ ultimo che dell’ intera famiglia.
I quadri clinici che più frequentemente si riscontrano nel periodo gravidico e nel post partum sono i disturbi d'ansia e i disturbi dell'umore con i primi che, se si presentano con una sintomatologia più grave, si rilevano in circa il doppio dei casi rispetto ai secondi. E' ormai chiaro che il rischio di disturbi d’ansia e dell'umore nel periodo perinatale è almeno altrettanto elevato, se non addirittura più alto, rispetto agli altri periodi. Nonostante ciò le donne sono spesso in grande difficoltà nell'ammettere di soffrire di un disturbo mentale durante un periodo, così particolare, associato da tutti alla gioia della nascita e provano un senso di colpa verso il loro stato psicofisico evitando di chiedere aiuto. 
E’ quindi di fondamentale importanza comprendere il vissuto della donna per poter esprimere una corretta e precoce diagnosi ed agire con trattamenti mirati sui disturbi e sulle conseguenze che la patologia femminile può arrecare sul piano della relazione madre/bambino. 
I recenti sviluppi nello studio della salute mentale in gravidanza e nel puerperio hanno indotto uno passaggio dallo stretto concetto di psicopatologia del postpartum alla considerazione di uno spettro di disturbi depressivi e d’ansia insorgenti nel periodo perinatale. La disciplina della Salute Mentale Perinatale, in rapida evoluzione, si occupa infatti dei disturbi psicopatologici che possono insorgere nella donna dal momento del concepimento fino al primo anno dal parto e insieme del benessere psicofisico sia del bambino che dell’intera famiglia. In disaccordo con i primi influenti reports che descrivevano la gravidanza come un periodo di relativo benessere e quasi “immunità” dai disturbi psichici, attualmente risulta sempre più rilevante in letteratura la testimonianza di patologia psichiatrica in tale periodo.

Nell’ articolo seguente “Disturbi psichiatrici in gravidanza” L. GIARDINELLI, et al., 2008 viene presentata e commentata la letteratura scientifica centrata sulla psicopatologia in fase gestazionale.
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